Uno studio italiano, condotto da ricercatori del dipartimento di Psicologia della Sapienza, dell’Ospedale di Niguarda di Milano, delle Università dell’Aquila, Bologna e Calgary (Alberta, Canada) pubblicato in anteprima sulla rivista Hippocampus, dimostra come le frequenze lente dell’attività elettrica dell’ippocampo durante il sonno siano strettamente associate al consolidamento delle memorie spaziali.

Fonte: lescienze.it